Processo
L’analisi consisteva nella simulazione di un ciclo di funzionamento di sette giorni, ossia il massimo periodo di tempo raccomandato entro il quale sbrinare completamente e pulire la SnowRoom. In questo modo è stato possibile esaminare costantemente le eventuali impurità di aria, superfici e neve. È emerso che le estreme condizioni predominanti della SnowRoom, con una temperatura dell'aria pari a -11°C e un'umidità elevata, causavano una rapida mortalità dei microrganismi.
Superfici e qualità di neve
Le condizioni predominanti della stanza prevengono la crescita e la sopravvivenza dei microorganismi sulle superfici installate nella SnowRoom. I microrganismi presenti muoiono con estrema velocità su tutte le superfici esaminate (legno, plastica, cemento, metallo), tanto che in 24 ore è possibile riscontrare una riduzione del 99,8% dei principali microrganismi.
Dopo 7 giorni, la qualità di neve esaminata rispettava ancora i parametri microbiologici previsti per l'utilizzo umano. I campioni analizzati dopo 7 giorni erano infatti PRIVI DI BATTERI PATOGENI da cui potrebbero originare disturbi per la salute.
Qualità dell'aria
La qualità dell'aria nella stanza è stata misurata per mezzo di un dispositivo SAS e valutata secondo gli appositi indici globali IGCM, ICM e IA. Anche in seguito a un determinato numero di visitatori, l'aria nella SnowRoom presenta un’impurità microbiologica “molto bassa”, la migliore classificazione conseguibile. Nonostante il ridotto ricambio dell'aria, grazie alle basse temperature della SnowRoom, la qualità dell'aria al suo interno era addirittura migliore rispetto a quella dell’anticamera.